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martedì 23 agosto 2011

LAVORIAMO PER I BAMBINI...UNICA SPERANZA...articolo di Gianluca Foglia- Il Fatto quotidiano

Il bambino e il Signor Nessuno

La cultura è fatta per vantarsi. E a noi adulti la cultura piace così. A noi adulti piace la cultura del ho letto quel libro… hai visto quel film… sei stato alla mostra… Noi adulti abbiamo la cultura di appuntarci biglietti d’ingresso come i veterani di guerra le mostrine sul petto. Vantarsene, l’imperativo categorico.
Al bambino tutto questo non importa, ma è lui che può cambiare le cose e lo può fare a patto che sopravviva agli adulti. Noi adulti.
Sempre più la cultura va incentrata sui bambini per tanti motivi e ognuno basta solo: una cosa buona per loro sarà buona anche per gli adulti e l’equazione molto spesso non è valida al contrario.



La cultura che investe sui bambini ha un ritorno economico (un buon “prodotto” culturale per bambini vende, anche se non sono i bambini a metter mano al portafogli sono loro che insistono con mamma e papà o nonni, adulti, per acquistarlo); la cultura che investe sui bambini comporta che lo si faccia con onestà intellettuale, perché ai bambini non importa un accidente di chi tu sia, quando sei un bambino per lui sei comunque un Signor Nessuno e perché il bambino abbia stima di te devi essere come lui, innocente e onesto.

La cultura che investe sui bambini lo fa perché crede in se stessa, con i bambini non ti puoi vantare, devi essere concreto, i bambini non ti permettono di aggirarti tra loro vantandoti di aver creato l’evento o il vernissage o il romanzo o cavoli a merenda, non puoi vantarti come faresti con… gli adulti; la cultura che investe sui bambini ti impone di essere autentico e questo forma il futuro di un paese dando forma al presente di un bambino in quella fascia d’età fra i 3 e i 6 anni (in cui si crea l’autostima) e gli anni delle scuole elementari/medie (in cui si crea il senso civico), età guarda a caso in cui i bambini/ragazzi ancora amano leggere, prima di precipitare nelle statistiche che relegano i lettori italiani tra i peggiori.
Il nostro Paese ha bisogno di cambiare e quando sarà cambiato avrà bisogno di migliorare, quindi continuare a cambiare. C’è solo un modo per farlo, anzi milioni: uno per ogni bambino sul quale investiremo la cultura e tutto ciò non può dipendere dal falso motto il futuro è dei giovani, ma dal fatto che se non ricostruiamo tutto dai bambini, preservandoli dai noi adulti, di futuro non ne avanza proprio. Allora coraggio, che il presente è di tutti, non del Signor Nessuno.

Buonanotte e C’era una volta!

martedì 16 agosto 2011

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LA MAGIA DEL TEATRO PER TUTTI...CORSO DI TEATRO NELLA SCUOLA MATERNA CONDOTTO DA ILARIA LEONE

LA MAGIA DEL TEATRO PER I BAMBINI PIU' PICCOLI

CORSI DI TEATRO PER BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA
MAESTRE DI RECITAZIONE: ILARIA LEONE e MIRI RONCHETTI


Tag:
teatro bambini scuola materna recitazione per i piccoli gesto mimo teatro scuola materna parola Steiner Miriana Ronchetti Ilaria Leone


http://www.youtube.com/watch?v=IqO2pPJewqI&feature=share

domenica 14 agosto 2011

CORSI di RECITAZIONE PER BAMBINI e TEATRO E' TERAPIA per ADULTI

CORSO di RECITAZIONE * TEATROTERAPIA 2011- 2012

Teatroterapia - recitazione per adulti

Recitazione per bambini condotto da Miriana Ronchetti e Ilaria Leone

Corso di Sceneggiatura teatrale

Condotti da Miriana Ronchetti

Stages con Matteo Gazzolo (ottobre - marzo - maggio)- Mario Cei - Olga Karasso

Due corsi per adulti:

1) principianti ( tecniche di base elencate sotto)
2) persone che hanno già avuto esperienza di palco ( realizzazione di 2 spettacoli d’autore,nel corso dell’anno)

I seminari di Teatro, tecniche di base e avanzate, concentrazione, condotti da Matteo Gazzolo che si terranno, in tre riprese, durante tutto l'anno sono aperti ad attori, studenti, appassionati di teatro e arte, insegnanti, terapeuti, artisti.

Un laboratorio teatrale che giunge al 18° anno di realizzazione, condotto da Miriana Ronchetti .
L'arte esprime in ogni sua opera la tensione ad un mondo possibile, migliore di quello impostoci come reale dall’attuale società. Non siamo noi a sognare: sognano le parole, i gesti, i suoni, i colori, i volumi ed in questo modo essi ci riconducono all'essenza smarrita dell'uomo e dell'abitare la vita.
Nella piena convinzione della verità di questo pensiero, Teatro Arte Orizzonti inclinati si rivolge a tutte le persone, senza distinzione di età, cultura o religione.
Linguaggio del Corpo Conoscere il proprio corpo
Conoscere il nostro mondo sepolto attraverso il corpo
Cercare la relazione con lo spazio interno
Affrontare la relazione con gli altri- Improvvisazione scenica
Percorso:
Respirazione - concentrazione - educazione della voce – relazione con gli altri- educazione del corpo- gestualità- accettazione del proprio “sé”
Insegnanti di recitazione: Miriana Ronchetti – Matteo Gazzolo- Mario Cei

L'accesso al primo corso, riservato a max 15 allievi di età compresa tra 15 e …100 anni, prevede nei mesi di agosto e settembre, un colloquio di conoscenza personale.
Teatro e recitazione per Bambini dai 6 ai 10 anni
da settembre 2011 a giugno 2011
Martedì dalle 17.00 alle 18.30

Il lavoro teatrale con i bambini vuole ricercare e aiutare i piccoli a portare alla luce le potenzialità espressive della loro personalità. I bambini devono e hanno il diritto di sognare , allargarsi, allungarsi, alzarsi ed abbassarsi , in ogni direzione. E’ la loro interiorità che agisce attraverso il gioco del teatro.

Laboratorio di Scrittura teatrale privatamente e singolarmente

Chi volesse avvicinarsi al mondo della scritture per curiosità potrà optare per questo corso.

Saper raccontare scrivendo è un’arte che necessita di tecniche

Tutto è possibile nello spazio teatro…conoscersi meglio e cambiare
E’ la volontà che fa l’uomo grande o piccolo. Friedrich von Schiller

Per info, ed iscrizioni +39.031.526079            cell. 377.4051152
teatroarte@iol.it            www.teatroarte@iol.it            www.copionimiriana.it

sabato 13 agosto 2011

IL TEATRO COME LUOGO DI PARTENZA PER UNA PRESA DI COSCIENZA

Non è più possibile stare zitti, viviamo in un paese che tra non molto sarà pieno di poveri e di depressi...bravi i nostri amministratori ! Ma noi abbiamo la coscienza, come Zeno Cosini, il protagonista della "Coscienza di Zeno" di Italo Svevo, abbiamo I poeti come Quasimodo e altri che hanno scritto parole " civili", abbiamo Carlo Emilio Gadda, abbiamo Pasolini...prendiamo forza da tutti questi " guerrieri" per non restare un popolo di inetti, di senza speranza. Il teatro è il luogo che ora più che mai potrà aiutare a prendere coraggio e forza, che potrà aiutare la gente a fare la propria rivoluzione interiore...non occorrono grandi attori, occorrono idee di giustizia e di libertà, dette da una voce giusta e forte e consapevole...


Uomo del mio tempo chiude la raccolta Giorno dopo giorno

UOMO DEL MIO TEMPO.

Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.


l tema della poesia è l’immutabilità della natura umana, rimasta uguale a quella dell’uomo «della pietra e della fionda», fatta di istinti, di pulsioni, di sentimenti e di egoismo, è rimasta uguale fino a oggi, anche se la scienza ha fatto passi da giganti. La scienza ha perfezionato le armi che portano la morte ai fratelli. Alcuni uomini, presi dalla volontà di potenza, ancora oggi scatenano guerre che portano lutti e sofferenza alle popolazioni civili. La civiltà ha solo mutato le condizioni di guerra: dalla fionda si è passati ai carri armati, e agli aerei [e ai missili, aggiungeremmo noi ndr.] che seminano la morte. L’uomo del nostro tempo, afferma il poeta, ha perduto ogni considerazione dei fratelli e ha dimenticato la solidarietà e la religione che lo trattengono dalla violenza. E rimasto uguale all’uomo che, attratto il fratello in un campo, lo ha ucciso. Di nuovo l’uomo del nostro tempo tradisce oggi il fratello. E la menzogna di allora è arrivata fino all’uomo del nostro tempo. Di fronte alla menzogna e all'inganno i giovani di oggi, i figli, farebbero bene a rinnegare i padri che portano la guerra: le loro tombe giacciono in una terra desolata, gli avvoltoi rodono il loro cuore e il vento sparge nell’aria l’odore dei loro cadaveri.